PRENOTA la tua escursione nella valle del Savuto in compagnia delle Guide Ambientali escursionistiche associate AIGAE e con i tecnici dell’Associazione Nazionale Italiana Rocciatori. Vieni a vivere un'esperienza indimenticabile! Respira i profumi caratteristici di questa zona e godi appieno del panorama di colori, che variano in accordo con l'alternarsi delle stagioni, come un dipinto che un pittore si diverte a cambiare in base al suo umore. In un'area incontaminata che conserva ancora il suo fascino selvaggio e che custodisce il Ponte di S. Angelo, il più antico d’Italia che risale al II sec. a.C.
Fonti storiche riportano che il bacino del Savuto, denominato dai Greci 'Ocinarus' (colui che scorre velocemente) e dai Romani 'Sabatus', nasce in Sila località Spineto e dopo un percorso di circa 50 km. sfocia nel Mar Tirreno, nel territorio di Nocera Terinese.
Si racconta che il fiume venisse usato per trasportare i tronchi utilizzati per la costruzione delle navi. Addirittura, stando a quanto riportato dal Padula, esso poteva trasportare "alberi all'impiedi". Oggi di quel fiume decritto come "Torbido, truce e spaventevole" resta ben poco! Il Savuto non è più così 'Spaventoso', tuttavia conserva ancora il suo fascino leggendario e millenario.
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